Psicologa per Attacchi di panico
Un attacco di panico può arrivare senza preavviso e senza un apparente motivo. Il cuore inizia a battere forte, si ha la sensazione di non riuscire a respirare, la mente viene travolta da un senso di panico e si ha paura di morire, svenire o impazzire. Per chi non lo ha mai vissuto, è difficile comprendere quanto possa essere invalidante. Per chi ci convive, può diventare un limite che condiziona ogni aspetto della vita quotidiana.
Nell specifico, l’attacco di panico è un breve episodio di ansia intensa che si manifesta senza una ragione apparente. È un evento fortemente invalidante, caratterizzato da intensa paura e terrore, che porta la persona a pensare di poter perdere il controllo, avere un attacco di cuore ed essere prossimo alla morte.
Soffrire di panico è alquanto frequente in quanto si stima che questo disturbo colpisca il 3% della popolazione. Ciò significa una persona su tre avrebbe sperimentato una crisi d’ansia significativa.
Sono la Dott.ssa Giulia Cardinali, psicologa e psicoterapeuta a Jesi, Senigallia e online. Aiuto chi soffre di attacchi di panico o disturbi da attacchi di panico a ritrovare il controllo, la fiducia e una serenità mentale ed emotiva duratura. Un percorso terapeutico può fare la differenza tra vivere nella paura e vivere con libertà.

Come Funziona la Terapia
Faq su psicologa per attacchi di panico a Jesi e Senigallia
Se soffri di attacchi di panico, lo specialista più indicato è lo psicologo psicoterapeuta, in particolare se formato in terapia cognitivo comportamentale, attualmente considerata il trattamento più efficace per affrontare questo tipo di disturbo. In alcuni casi, può essere utile anche una consulenza psichiatrica per valutare il supporto farmacologico, ma la psicoterapia per attacchi di panico rimane il trattamento di prima scelta. Come psicoterapeuta a Jesi e Senigallia, lavoro da anni con persone che soffrono di crisi di panico e le accompagno a ritrovare serenità e controllo attraverso percorsi personalizzati.
Gli attacchi di panico possono avere molte cause, che variano da persona a persona. Spesso sono legati a periodi di stress intenso, traumi non elaborati, lutti, cambiamenti importanti o disturbi d’ansia.
In altri casi, derivano da dinamiche emotive personali più profonde, tra cui: paura del giudizio, difficoltà a gestire emozioni forti o un costante bisogno di controllo. È importante ricordare che, anche se il corpo “parla” con sintomi forti (tachicardia, vertigini, respiro corto), il panico non nasce da una causa fisica, ma da un meccanismo psicologico che si può comprendere e superare con il giusto percorso terapeutico.
Dopo un attacco di panico, il corpo e la mente possono sentirsi stanchi, confusi e vulnerabili. Per stare meglio, è utile:
- Respirare lentamente e in modo profondo per calmare il sistema nervoso
- Restare in un luogo sicuro e familiare
- Accettare l’esperienza senza giudicarla
- Parlare con qualcuno di fidato
Nel lungo termine, però, è fondamentale affrontare il disturbo di panico con l’aiuto di uno psicoterapeuta. Attraverso la psicoterapia cognitivo comportamentale, è possibile non solo gestire meglio gli episodi, ma prevenirli, comprendere le loro radici e rafforzare le proprie risorse personali per inibirli. Come psicologa e psicoterapeuta, aiuto le persone a stare meglio non solo dopo il panico, ma anche a vivere con maggiore sicurezza e libertà ogni giorno.
Controllare un attacco di panico mentre si manifesta non significa bloccarlo, ma imparare a non alimentarlo. Il primo passo è riconoscere i sintomi per quello che sono: segnali di un’attivazione temporanea, non di un pericolo reale. Respirare lentamente, appoggiare i piedi a terra, concentrarsi sul momento presente (ad esempio nominando mentalmente cinque cose che si vedono) aiuta a ridurre l’intensità della crisi. In terapia, insegno tecniche pratiche per affrontare e prevenire gli attacchi di panico, agendo sia sui pensieri che sul corpo. Il panico può essere disinnescato: serve comprensione, allenamento e il supporto giusto.
Durante un attacco di panico si attiva una risposta di allarme del sistema nervoso: il corpo si prepara a fuggire da un pericolo… che però non esiste davvero. Ecco perché si provano sintomi fisici intensi come tachicardia, respiro affannoso, sudorazione, tremori o senso di svenimento. A questi si aggiungono pensieri catastrofici, come “sto per morire” o “sto impazzendo”. Tutto questo è molto spaventoso, ma non pericoloso. L’attacco di panico ha una durata limitata e tende a ridursi nel tempo se non lo si alimenta con ulteriori pensieri ansiogeni. In terapia, lavoriamo su questi meccanismi per interrompere il ciclo e aiutarti a ritrovare il tuo equilibrio.
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Cosa sono gli attacchi di panico?
Gli attacchi di panico sono dunque episodi improvvisi di ansia acuta, che raggiungono il picco in pochi minuti. Sono caratterizzati da forti sintomi fisici e psicologici come:
- Respiro corto o sensazione di soffocamento
- Tachicardia e palpitazioni
- Tremori, sudorazione, vertigini
- Nausea o dolori al petto
- Paura intensa di morire o di perdere il controllo
In alcuni casi, si parla di attacchi di panico forti, che lasciano il corpo stremato anche dopo la fine della crisi. Esistono anche piccoli attacchi di panico, meno intensi ma comunque destabilizzanti. Se gli episodi si ripetono e si vive nel timore costante di un nuovo episodio, si può parlare di disturbo da attacco di panico.
Attacchi di panico: sintomi
Quali sono i sintomi di un attacco di panico?
Gli attacchi di panico fanno parte dei disturbi d’ansia ed il primo attacco si scatena di solito in presenza di una forte pressione emotiva o quando si è particolarmente stressati, stanchi ed esauriti. I sintomi fisici più comuni dell’attacco di panico sono:
- tachicardia
- sudorazione
- brividi
- tremori
- sensazione di soffocamento
- dolore o fastidio al petto
- paura di perdere il controllo o di impazzire
- paura di morire
Il primo attacco di panico è spesso traumatizzante in quanto inatteso e hai la sensazione di stare per morire. Spesso la persona è spaventata a morte e scappa dal luogo in cui si trova e si reca in ospedale pensando di avere avuto un attacco di cuore.
Dopo aver subito il primo attacco, la persona colpita inizia ad essere spaventata che ciò possa verificarsi di nuovo.
Ciò porta a sviluppare la paura di avere un altro attacco di panico, definita “paura della paura”, portando a evitare quei luoghi o quelle situazioni che reputa collegate al verificarsi di una crisi. Si parla in questi casi di evitamento.
Maggiori sono gli evitamenti, maggiori saranno gli sforzi e il tempo necessari per superare il disturbo. Va ricordato che l’attacco di panico è l’esito di un processo continuamente rinforzato da molti aspetti, su cui la persona ha una possibilità di controllo maggiore di quanto non creda.
Attacchi di panico: le cause
Gli attacchi di panico in genere si sviluppano in quelle persone che hanno una maggiore predisposizione e vulnerabilità all’ansia.
Le motivazioni per cui si manifesta un attacco di panico sono numerose e tra le cause più diffuse ci sono:
- Una predisposizione genetica
- Il vivere un forte periodo di stress
- Una forte preoccupazione per la propria o altrui salute
- Problemi o difficoltà personali o professionali
Il primo evento si manifesta solitamente quando la persona sta vivendo un periodo fortemente stressante e non riesce più a farvi fronte. Ciò provoca un aumento dell’ansia che, una volta superata la soglia limite, può sfociare in un attacco di panico.
Tra le altre cause frequenti degli attacchi di panico troviamo:
- Eventi traumatici o cambiamenti importanti
- Ansia generalizzata o depressione
- Vissuti familiari complessi o conflittuali
Dietro a quel sintomo di panico c’è spesso un conflitto interiore che può essere affrontato e risolto attraverso la psicoterapia.
Disturbo da panico: come si sviluppa
Chi soffre di attacchi di panico può sviluppare un vero e proprio disturbo da attacchi di panico. In questo caso, alla paura dell’evento si aggiunge la paura della paura, già citata in precedenza: si evitano luoghi, situazioni o attività che si associano agli episodi precedenti, si vive in uno stato costante di allerta, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
Questa condizione può portare anche a sperimentare ansia anticipatoria, agorafobia o a disturbi associati come insonnia, depressione, e crisi di panico frequenti sempre più frequenti. È fondamentale intervenire con una terapia per attacchi di panico mirata e professionale.
Attacchi di panico: quanto durano e come si curano
La durata di un attacco di panico varia, ma di solito oscilla tra i 5 e i 30 minuti. Tuttavia, la paura che si ripeta può durare molto più a lungo e influire profondamente sulla vita di chi ne soffre, quotidianamente. Per questo è importante non limitarsi a convivere con il problema, ma scegliere di affrontarlo con un percorso terapeutico mirato.
Le cure per attacchi di panico possono essere esclusivamente psicologiche oppure integrate con un supporto farmacologico, se necessario. In ogni caso, la psicoterapia è il punto di partenza essenziale per comprendere, superare e prevenire le crisi panico.
Psicoterapia per attacchi di panico: come funziona
Nel mio studio a Senigallia o Jesi, o anche online, offro percorsi di psicoterapia per attacchi di panico basati sul modello cognitivo comportamentale. Questa metodologia è considerata la più efficace secondo l’OMS per affrontare i disturbi da panico.
È importante che chi soffre di attacchi di panico si rivolga ad un professionista il prima possibile, in modo da delineare la strategia terapeutica più efficace e scongiurare il cronicizzarsi del disturbo.
La psicoterapia cognitivo comportamentale ha mostrato di essere l’approccio maggiormente efficace nel trattamento del disturbo di panico.
Studi condotti in diversi paesi dimostrano che più dell’80% delle persone si libera degli attacchi di panico dopo un breve periodo di trattamento.
Lo psicoterapeuta aiuterà la persona che soffre di attacchi di panico a riconoscere le fonti di stress che hanno portato allo scatenarsi dell’attacco, individuare e gestire i pensieri disfunzionali che mantengono il disturbo e inibire l’esordio di sintomatologie fisiche.
Spesso, il protocollo di intervento prevede anche l’attuazione di tecniche di rilassamento, volte a gestire in maniera più efficace questo disturbo.
La terapia cognitivo comportamentale per gli attacchi di panico agisce su più livelli:
- Aiuta a riconoscere e modificare i pensieri catastrofici
- Interviene sui comportamenti di evitamento
- Introduce esercizi di respirazione, grounding e consapevolezza
- Fornisce strumenti per gestire le crisi di panico nel momento in cui si presentano
Crisi di panico: affrontarle e liberarsene
Se stai vivendo crisi di panico frequenti, eviti luoghi pubblici o ti senti prigioniero di una paura che ti limita, sappi che non sei solo. Curare gli attacchi di panico è possibile, ma è necessario essere accompagnati da un professionista che sappia leggere e trasformare quei segnali in un’occasione per te di accrescere la tua consapevolezza e la tua fiducia nelle tue risorse interiori.
Se hai riconosciuto in queste parole ciò che vivi ogni giorno, è il momento di chiedere aiuto. Come psicoterapeuta esperta in attacchi di panico, ti offro uno spazio protetto e senza giudizio in cui poter iniziare il tuo percorso di cura. Ricevo a Jesi, Senigallia e online. Il cambiamento inizia con un messaggio o una telefonata. Prenditi cura di te: non sei il tuo panico.