Psicologa per Disturbi Ossessivo Compulsivi
Vivere con il disturbo ossessivo compulsivo (noto anche come DOC) può essere estenuante. Ti ritrovi a combattere ogni giorno contro pensieri ricorrenti, intrusivi, scomodi. Li riconosci come irrazionali, ma non riesci a smettere di pensarli.
E per alleviare l’ansia, metti in atto rituali o comportamenti ripetitivi. Il sollievo è solo momentaneo, ma la spirale si ripete. Se ti riconosci in questa descrizione, sappi che non sei solo e, soprattutto, che esiste un modo per uscirne.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo si caratterizza dalla presenza continua di ossessioni, cioè di pensieri, dubbi e immagini intrusive molto disturbanti, che riempiono la mente della persona, generando un forte disagio emotivo da impedire di vivere una vita normale.
I comportamenti ripetitivi che mette in atto l’individuo possono essere, ad esempio, il lavarsi le mani, riordinare, controllare; mentre le azioni mentali o i rituali sono spesso il pregare, contare, ripetere parole specifiche o in un determinato ordine.
Le compulsioni vengono messe in atto non solo allo scopo ridurre l’ansia ed il disagio in determinate situazioni, ma anche allo scopo prevenire alcuni eventi o situazioni temute (quasi in maniera scaramantica), per questo vengono applicate rigidamente (ad es. contare fino a 100 senza essere interrotti o lavarsi le mani 5 volte di seguito).
Affinché si possa parlare di un disturbo conclamato, le ossessioni e le compulsioni devono essere ricorrenti (ad esempio per più di un’ora al giorno) e causare disagio nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita della persona e del suo quotidiano.
Sono la Dott.ssa Giulia Cardinali, psicologa e psicoterapeuta specializzata nella cura dei disturbi ossessivo compulsivi. Ricevo a Jesi e Senigallia, e accompagno da anni persone che lottano con ossessioni compulsive, rituali mentali e fisici, paure irrazionali e ansia cronica. Il mio lavoro è aiutarti a riconquistare libertà, equilibrio e leggerezza, per permetterti di lasciare andare la trappola del pensiero ossessivo compulsivo.

Come Funziona la Terapia
Faq su psicologa per disturbi ossessivo compulsivi a Jesi e Senigallia
Il disturbo ossessivo-compulsivo è una condizione complessa che può avere origine da più fattori interconnessi. Le ricerche suggeriscono che possa essere dovuto a una combinazione di predisposizione genetica, alterazioni nei circuiti cerebrali (in particolare legati alla serotonina), derivare da esperienze traumatiche o da modelli educativi ipercontrollanti o severi. In molti casi, chi soffre di DOC ha sviluppato un alto bisogno di controllo, un perfezionismo rigido e una difficoltà a tollerare l’incertezza. Questi aspetti possono diventare terreno fertile per lo sviluppo di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi messi in atto per gestire l’ansia. Come psicoterapeuta a Jesi e Senigallia, aiuto a esplorare queste cause in modo approfondito, senza giudizio, per favorire un processo di guarigione autentico.
Essere ossessivo compulsivo significa vivere una condizione in cui la mente è dominata da ossessioni intrusive – pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e disturbanti – che generano ansia o disagio, e da compulsioni – azioni ripetitive o rituali mentali – messe in atto per alleviare quella tensione. Il DOC – disturbo ossessivo compulsivo non ha nulla a che vedere con semplici manie di ordine o precisione: è una vera e propria patologia, riconosciuta dalla psichiatria e dalla psicologia clinica, che può compromettere la qualità della vita. Chi soffre di questa condizione spesso si sente “bloccato” in una routine mentale o comportamentale da cui non riesce a uscire da solo. Ma è importante sapere che con la giusta terapia il cambiamento è possibile.
Il disturbo ossessivo compulsivo si manifesta con una varietà di sintomi che combinano, per l’appunto, ossessioni e compulsioni. Le ossessioni possono includere la paura di contaminarsi, di far del male a sé o agli altri, di commettere errori gravi, di trasgredire regole morali e molto altro. Le compulsioni invece si manifestano con azioni ripetitive come lavaggi, controlli, richieste di rassicurazione, conteggi o rituali mentali. Alcune persone sviluppano un atteggiamento ossessivo compulsivo anche nei pensieri: ripetono frasi, analizzano ogni parola detta, dubitano in continuazione. Il DOC può essere silenzioso o evidente, ma in entrambi i casi comporta un grande consumo di energia emotiva e mentale. Riconoscerne i segnali è il primo passo per affrontarlo.
La cura per il comportamento ossessivo compulsivo più efficace è la psicoterapia cognitivo comportamentale, in particolare attraverso la tecnica chiamata Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP). Questo approccio aiuta la persona a confrontarsi gradualmente con le proprie ossessioni senza mettere in atto le compulsioni, riducendo così la forza dell’ansia. In alcuni casi si può valutare un supporto farmacologico da parte di uno psichiatra, ma è la terapia a produrre i cambiamenti più profondi e duraturi. Nel mio lavoro con pazienti che soffrono di sindrome ossessivo compulsiva a Jesi, Senigallia o online, offro uno spazio sicuro dove imparare a interrompere i meccanismi automatici del comportamento compulsivo ossessivo, ristabilendo un equilibrio emotivo e mentale più sano.
Il disturbo ossessivo compulsivo può insorgere in modo graduale o improvviso, spesso tra l’adolescenza e la prima età adulta, ma può manifestarsi anche in età infantile o avanzata. In alcuni casi è legato a eventi stressanti o traumatici, mentre in altri compare senza un’apparente causa scatenante. La predisposizione personale gioca un ruolo importante: chi è più sensibile all’ansia, al senso di colpa o ha un forte bisogno di controllo, può sviluppare sintomi di ossessività compulsiva. La buona notizia è che, indipendentemente da come si è manifestato, il DOC si può curare. Il primo passo è uscire dall’isolamento e chiedere aiuto. Come psicoterapeuta specializzata, posso accompagnarti in un percorso mirato verso una vita più libera dai pensieri che ti intrappolano.
Fissa ora una consulenza conoscitiva
Cos’è il DOC: pensieri e azioni che diventano una prigione
Per fare chiarezza, il disturbo ossessivo-compulsivo è una condizione clinica che si manifesta attraverso due elementi centrali: le ossessioni e le compulsioni.
Le prime sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e disturbanti; le seconde sono comportamenti ripetitivi o rituali messi in atto per neutralizzare o ridurre l’ansia provocata da quei pensieri.
Chi soffre di ossessività compulsiva spesso vive una duplice sofferenza: da un lato il tormento mentale, dall’altro il senso di colpa o la vergogna per le proprie azioni o pensieri.
Si parla spesso di “malattia ossessiva compulsiva” ma oggi, per fortuna, c’è molta più consapevolezza rispetto al passato, e ciò che conta è comprendere che il DOC non definisce chi sei. È una difficoltà che può essere compresa, gestita e curata con l’aiuto giusto.
Sintomi del disturbo ossessivo compulsivo
Il DOC si presenta in forme differenti. Ecco alcune delle più comuni:
- Paura di contaminazione e lavaggi frequenti (mani, oggetti, casa)
- Dubbio patologico e ripetuti controlli (gas, porte, auto)
- Ossessioni aggressive, religiose o sessuali intrusive
- Necessità di simmetria, ordine o perfezione estrema
- Compulsioni mentali: contare, ripetere frasi, pregare
Se ti chiedi se il DOC è una malattia mentale, la risposta è sì: spesso è anche un disturbo psichiatrico riconosciuto in alcune forme, e viene classificato all’interno dei disturbi d’ansia. Ma si tratta di una patologia curabile. Tu sei molto più di quello che ti sta capitando in questo momento.
Disturbo ossessivo compulsivo: tipologie
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo viene riconosciuto come disordine psichico serotoninergico, in quanto è stato dimostrato che nelle persone che ne soffrono vi è una disfunzione nella trasmissione della serotonina tra i neuroni cerebrali.
L’esordio del Disturbo Ossessivo Compulsivo avviene solitamente prima dei 30 anni, manifestandosi con una sintomatologia molto eterogenea.
In base al tipo di ossessioni e compulsioni che si presentano è possibile individuare alcuni sottotipi principali.
Disturbo ossessivo compulsivo da controllo
In questo tipo di DOC la persona crede che una propria azione o omissione possa causare danno a sé o ad altri. Le ossessioni e le compulsioni possono riguardare sia la paura di poter perdere il controllo dei propri impulsi diventando aggressivi, perversi, autolesivi, blasfemi, sia il dubbio di aver dimenticato qualcosa o di aver danneggiato qualcosa o qualcuno inavvertitamente. Alcuni esempi riguardano il dubbio di aver chiuso la porta di casa, il gas o la portiera dell’auto, o di aver augurato il male ad altre persone.
Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione
In questo caso si tratta di ossessioni connesse al temere eccessivamente lo sporco, i germi o di venire infettati. La persona, in questo caso, è tormentata dall’idea di contaminare se stessa o i propri familiari entrando in contatto con germi, sostanze tossiche o semplicemente vedendo persone sporche e che provocano disgusto. Il contatto con la sostanza temuta o la semplice idea di essere venuti a contatto è seguito da rituali tesi a neutralizzare la contaminazione (ad esempio rituali di lavaggio ripetuto delle mani, dei vestiti o di oggetti personali).
Disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria
In questo caso la persona sente il bisogno di svolgere azioni e sistemare oggetti sempre nel “modo perfetto”. Qualsiasi oggetto deve essere sempre precisamente allineato oppure ordinato secondo una logica ben precisa: tali ossessioni non riguardano solo oggetti, ma anche il proprio corpo (ad es. pettinatura dei capelli, abiti). La percezione di disordine spesso porta la persona ad impegnarsi per lungo tempo, affinché le cose possano essere a posto, diminuendo la sensazione di malessere interiore.
Disturbo ossessivo compulsivo da superstizione eccessiva
In questo caso la persona mostra pensieri superstiziosi sproporzionati: l’esito di eventi specifici viene correlato all’attuazione di particolari gesti, alla visione o meno di particolari oggetti, così come al suono di determinati rumori. Nel caso in cui si dovessero verificare avvenimenti ritenuti negativi, la persona sente il bisogno di mettere in atto precise strategie per annullare un possibile effetto negativo (ad esempio, pronunciare una frase specifica per dieci volte dopo aver visto passare un gatto nero).
Ossessioni relative a pensieri tabù (ossessioni aggressive, sessuali, religiose)
La persona che soffre di questo sottotipo manifesta pensieri ossessivi riferiti al timore dell’avverarsi di situazioni poco probabili, spesso a contenuto sessuale e religioso. Alcuni esempi riguardano la paura di essere omosessuale o pedofilo: la persona prova un forte senso di stress, confusione e colpa in quanto pur sapendo qual è il proprio orientamento sessuale, non riesce a spiegarsi la persistenza dei propri dubbi. In questo caso, le compulsioni sono spesso rappresentate dal tentativo di annullare il pensiero, oppure dall’innescarsi di un dialogo interiore estremamente snervante, volto a cercare conferma di eventi comprovanti la propria “normalità”.
Gli studi di efficacia condotti mostrano come anche chi è affetto da DOC anche da diversi anni può trarre giovamento da una psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Disturbi ossessivo-compulsivo: tipologie in breve
- sporco, con il pensiero che il proprio corpo (spesso le mani) o altri oggetti siano sporchi nonostante numerosi lavaggi;
- contaminazione, caratterizzata dalla paura che un contatto fisico (ad esempio una stretta di mano) possa portare malattie;
- dubbi frequenti su azioni abituali (ad esempio se è stata chiusa la macchina o se si è spento il gas);
- ordine e simmetria, con profondo disagio se non viene mantenuto un determinato ordine (ad esempio se vengono messi in disordine gli oggetti sopra una scrivania);
- paura di perdere il controllo e fare del male a se stessi oppure agli altri;
- pensieri di tipo blasfemo.
Come si cura il DOC? Terapie e approcci efficaci
Le linee guida internazionali indicano l’integrazione fra terapia cognitivo-comportamentale e terapia farmacologica come il trattamento di elezione per il Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Il trattamento psicoterapico cognitivo comportamentale si basa primariamente sulla Ristrutturazione Cognitiva ed Esposizione e Prevenzione della Risposta (ERP). I Trattamenti farmacologici di elezione per il trattamento di questo disturbo sono gli Inibitori Selettivi del Reuptake della Serotonina (SSRI), ma in alternativa si possono usare anche la venlafaxina e la clomipramina.
Ma il vero punto di partenza è la psicoterapia, che aiuta a riscrivere il modo in cui interpreti i tuoi pensieri, a ridurre la paura del pensiero ossessivo e a sviluppare un nuovo atteggiamento verso le ossessioni.
Psicoterapia DOC a Jesi e Senigallia: perché rivolgerti a me
Se stai cercando una psicologa per il disturbo ossessivo compulsivo, ti invito a contattarmi. Il mio approccio è basato su empatia, rispetto e metodo. Insieme esploreremo i tuoi pensieri compulsivi, lavoreremo sulla sindrome ossessivo compulsiva e costruiremo strumenti pratici per affrontare ansia, dubbio, senso di colpa e paura.
Ricevo nel mio studio di Senigallia e Jesi, oppure online per chi preferisce un primo contatto più riservato e da iniziare in un ambiente familiare. Tratto anche forme complesse come doc da contaminazione, doc da controllo, compulsioni mentali e manie ossessive compulsive. La mia missione è aiutarti a vivere senza il DOC, a ritrovare autonomia e serenità. E sì, è possibile.
Vuoi uscire dal DOC?
Spesso si attende troppo prima di chiedere aiuto, nella speranza che tutto passi da solo. Ma il disturbo compulsivo ossessivo tende ad autoalimentarsi, a cronicizzarsi. Agire in tempo significa risparmiare anni di fatica silenziosa. Se vuoi capire come curare il DOC, il primo passo è parlarne, e puoi farlo con me.