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Psicologa per Insoddisfazione Esistenziale

Ti è mai capitato di vivere una giornata apparentemente normale, eppure di sentirti svuotato dentro, con un senso di stanchezza particolarmente gravoso, come se qualcosa mancasse e non riuscissi a capire cosa?

Se provi un malessere difficile da spiegare, se ti chiedi spesso quale sia il senso di quello che fai o della tua vita in generale, potresti star attraversando un momento di disagio esistenziale.

Sono la Dott.ssa Giulia Cardinalipsicologa e psicoterapeuta a Jesi e Senigallia, e ogni giorno accolgo persone che stanno cercando di dare un nome a questo stato d’animo caratterizzato da sensazioni di incertezza, malinconia, svuotamento emotivo e perdita di significato.

Attraverso un percorso di psicoterapia strutturato e delicato, aiuto a ritrovare direzione, senso e motivazione per tornare a vivere con più autenticità.

Come Funziona la Terapia

Definiamo Insieme gli Obbiettivi
Concordiamo il piano Terapeutico
Superiamo il Problema

Faq su psicologa per disturbi di Insoddisfazione Esistenziale a Jesi e Senigallia

Che cos’è la sofferenza esistenziale?

La sofferenza esistenziale è una condizione emotiva profonda che si manifesta come un senso di vuoto interiore, mancanza di significato, disorientamento e perdita di direzione nella vita.

Non riguarda solo problemi pratici o relazionali del quotidiano (che spesso sfiancano), ma tocca la dimensione più intima dell’essere umano: il bisogno di comprendere chi si è, cosa si desidera e quale senso ha ciò che si vive.

Spesso si accompagna a una sensazione di malessere generale, a difficoltà nel riconoscersi nelle proprie scelte o nei ruoli sociali.

In psicologia, questa forma di dolore è legata al disagio esistenziale, una crisi silenziosa che può generare ansia, senso di colpa, tristezza e isolamento.

Lavorare su queste tematiche in un percorso di psicoterapia consente di accogliere e trasformare questa sofferenza in consapevolezza e nuova energia vitale.

Come si esce da una crisi esistenziale?

Uscire da una crisi esistenziale non significa “risolvere tutto”, ma iniziare a porsi le domande giuste, accettare il momento di rottura come parte della crescita e riscoprire il proprio autentico desiderio di vivere.

È un percorso che può essere difficile da affrontare da soli, perché le emozioni coinvolte – senso di fallimento, confusione, malinconia, apatia – tendono a bloccare ogni tentativo di cambiamento.

La psicoterapia offre uno spazio sicuro dove dare voce a questa crisi, comprenderne il significato, individuare ciò che non funziona più e costruire nuove strade, più coerenti con i propri valori.

Come psicologa, aiuto le persone a Jesi e Senigallia a uscire dalla paralisi esistenziale e a ritrovare una direzione, anche partendo da zero.

Cosa fare quando si è in crisi esistenziale?

Quando si attraversa una crisi esistenziale è fondamentale fermarsi e ascoltarsi. Non si tratta di una fase da ignorare o da cercare di superare in fretta, ma di un momento delicato che può rappresentare una preziosa opportunità di cambiamento. Il primo passo è riconoscere che si sta vivendo un disagio autentico e non un semplice “momento no”.

Il secondo passo è cercare uno spazio sicuro dove poter esprimere le proprie emozioni, senza giudizio. La psicoterapia è uno strumento efficace per comprendere cosa sta accadendo, ritrovare la connessione con sé e dare un nuovo significato al proprio percorso. A Jesi e Senigallia accompagno le persone che si trovano in una condizione di smarrimento interiore verso una ritrovata chiarezza e autenticità.

Perché vengono le crisi esistenziali?

Le crisi esistenziali possono insorgere per molteplici ragioni. A volte sono innescate da eventi significativi come lutti, separazioni, malattie o cambiamenti lavorativi; altre volte emergono in modo graduale, quando ci si rende conto che la propria vita non rispecchia più i propri valori o i propri desideri profondi. Spesso si manifestano in fasi cruciali come l’adolescenza, la mezza età, o la terza età, quando ci si confronta con il senso dell’esistenza e il bisogno di autenticità.

Il disagio esistenziale nasce proprio da questa dissonanza tra ciò che si è e ciò che si vive. Non è un segno di debolezza, ma una richiesta profonda di evoluzione. Affrontarla con l’aiuto di un professionista può trasformarla in un momento di svolta reale.

Quali sono i sintomi della depressione esistenziale?

La depressione esistenziale si distingue da altre forme depressive per la sua forte componente di perdita di significato. I sintomi possono includere:

  • senso di vuoto
  • tristezza profonda
  • mancanza di entusiasmo
  • perdita di motivazione
  • apatia
  • tendenza al ritiro sociale
  • pensieri ricorrenti sulla morte
  • pensieri ricorrenti sul senso della vita

A livello cognitivo, la persona si sente spesso disconnessa da sé, dal proprio lavoro, dalle relazioni. La psicoterapia, in questi casi, aiuta a costruire un percorso che, anche se difficile, può condurre a una rinascita profonda.

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Giulia Cardinali – MioDottore.it

Cosa dicono di me

    Il disagio esistenziale: cos’è questo malessere silenzioso?

    L’insoddisfazione, di per sé, non è negativa. È un segnale che indica che qualcosa non va, a livello personale o a livello relazionale. Tuttavia, se una persona tende ad essere insoddisfatta per la maggior parte del proprio tempo, questo deve far accendere un campanello d’allarme.

    Vivere costantemente insoddisfatti porta a sperimentare un senso di dispiacere permanente che impedisce di vivere appieno il presente. Ciò è spesso dovuto al fatto che non siamo soddisfatti di ciò che siamo, non accettiamo pienamente la nostra identità e le situazioni che, a vario titolo, viviamo quotidianamente.

    Nella maggior parte dei casi, si fatica a trovarne l’origine, e le persone che soffrono di insoddisfazione cronica lamentano “mal di vivere” profondamente radicato che a tratti può divenire anche invalidante.

    Attraverso un approccio mirato è possibile riuscire a individuare le cause della propria insoddisfazione e attuare le strategie comportamentali più indicate per migliorare la propria qualità di vita.

    L’intervento dello psicologo è importante per effettuare un’attenta analisi funzionale, volta ad individuare gli schemi maladattivi, causa dell’insoddisfazione cronica.
    Sarà poi attraverso un percorso di consapevolezza, che la persona riuscirà a individuare le cause del proprio malessere. Infine, grazie ad un approccio collaborativo, psicologo e paziente, individueranno le strategie ottimali per gestire questo stato di insoddisfazione.

    Crisi esistenziale: cosa succede dentro di noi

    Quando si parla di disagio esistenziale si fa riferimento a una condizione emotiva in cui si sperimenta un senso profondo di vuoto, smarrimento e disconnessione dalla propria identità e dai propri valori. È una sofferenza interiore che può emergere in qualsiasi fase della vita, e che non sempre ha un motivo apparente. Non si tratta necessariamente di una patologia, ma sarebbe bene non ignorare mai queste sensazioni.

    Molti lo definiscono mal di vivere: una stanchezza esistenziale che non passa con il riposo, accompagnata un senso di estraneità verso se stessi e il mondo, da una perdita di entusiasmo anche da quelli che si consideravano essere i propri hobby. Nella psicologia, il disagio esistenziale è una forma di crisi interiore che può rivelare una richiesta profonda di cambiamento, di autenticità, di ritorno a sé.

    La crisi esistenziale può emergere improvvisamente, o maturare lentamente nel tempo. A volte arriva dopo eventi di rottura – come una separazione, un lutto, un fallimento – ma può anche manifestarsi senza cause chiare, spingendoti a mettere in discussione ogni cosa: il lavoro, le relazioni, le scelte fatte.

    Chi attraversa una crisi esistenziale spesso si sente solo, anche quando è circondato da persone; sente di vivere una vita che non rispecchia i propri desideri profondi; si sente confuso, in colpa, o inadeguato.

    Non c’è nulla di sbagliato in tutto questo: è il linguaggio del cambiamento. E proprio lì dove pensi che tutto stia crollando che può iniziare qualcosa di nuovo. Nella psicoterapia, esploriamo insieme queste domande senza giudizio, per accompagnarti verso nuove risposte, più allineate a chi sei davvero.

    Disagio esistenziale in adolescenza: una sfida invisibile

    Il disagio esistenziale in adolescenza è un tema sempre più presente nei percorsi terapeutici. I ragazzi e le ragazze che accompagno spesso non riescono a spiegare cosa provano, ma sentono di non appartenere, di essere “diversi”, di non riuscire a trovare un senso alla scuola, alla famiglia, al mondo.

    In questa fase della vita, in cui tutto cambia rapidamente e in cui punti fermi di riferimento vacillano, è fondamentale che l’adolescente trovi uno spazio protetto per dare voce al proprio vissuto. La psicoterapia non è solo un aiuto in caso di disagio conclamato, ma può diventare un’occasione preziosa per conoscersi, rafforzarsi e crescere con maggiore fiducia in sé e negli altri.

    Disagio esistenziale e dipendenze patologiche: una connessione profonda

    In molti casi, la condizione di disagio esistenziale è alla base di comportamenti disfunzionali come le dipendenze patologiche: dipendenza affettiva, abuso di sostanze, dipendenza da social, da lavoro, da gioco o da controllo.

    La dipendenza, infatti, spesso cerca di colmare un vuoto interiore, di spegnere un dolore silenzioso, di zittire quella voce che chiede una vita diversa.

    In terapia, lavoriamo per comprendere cosa c’è dietro questi comportamenti, e per affrontare il disagio esistenziale nella sua radice: restituendogli dignità, senso e possibilità di trasformazione. Ogni sintomo ha un messaggio, e il compito della psicoterapia è aiutarti ad ascoltarlo e rispondergli in modo nuovo.

    Psicoterapia per il disagio esistenziale: come posso aiutarti

    Nel mio lavoro clinico, il disagio esistenziale è spesso un punto di partenza che porta a scoprire qualcosa di più profondo. È il momento in cui la persona arriva con la consapevolezza che “qualcosa non va più bene”, anche se non sa esattamente cosa.

    La mia funzione, come psicoterapeuta, è accogliere questa sensazione e trasformarla insieme in una nuova consapevolezza.

    Lavoreremo sulla tua storia personale, sui tuoi bisogni inespressi, sui valori dimenticati, sulle emozioni o sulle occasioni di vita che ti sei negato/a.

    Ti aiuterò a ricostruire un legame autentico con te stesso, a superare la paralisi del mal di vivere, a riappropriarti delle tue risorse. A volte serve solo un luogo sicuro in cui potersi fermare, parlare e riscoprire chi sei. Questo luogo esiste: è la stanza della terapia.

    Ricordati che il disagio esistenziale non è debolezza ma una richiesta di senso.

    Vivere un momento di disagio esistenziale non significa essere fragili o incapaci. Significa avere il coraggio di guardarsi dentro e ascoltare il proprio disagio prima che si trasformi in un sintomo o in depressione. La psicoterapia non promette risposte immediate, ma ti accompagna nella scoperta di quelle più vere per te.

    Se senti che qualcosa dentro di te sta cambiando, se non riesci più a fingere che tutto vada bene, se desideri ritrovare la strada verso te stesso, sappi che questo può essere l’inizio di un percorso profondo e trasformativo. Io sarò al tuo fianco per affrontarlo, a JesiSenigallia o online.

    Hai bisogni di contattare una Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Cognitiva comportamentale a Jesi, Senigallia e online?

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